Continua il momento d’oro di Matteo Berrettini che con la decima vittoria di fila bissa il successo della scorsa settimana a Gstaad, vincendo anche l’ATP 250 di Kitzbühel in Austria superando in finale il francese Hugo Gaston con il punteggio di 7-5 6-3 in 1 ora e 20 minuti di gioco.

Per Matteo si tratta del decimo titolo in carriera, eguagliando un mostro sacro del tennis italiano come Adriano Panatta.

Torneo dominato dall’inizio alla fine conquistato senza perdere set e subendo solo 3 break in 5 partite, mostrando ancora miglioramenti sul lato sinistro del campo, da sempre suo tallone d’Achille.

Dicevamo del percorso perfetto di Matteo che in ordine ha sconfitto Kotov, Tabilo, Moreno de Alboran, Hanfmann e appunto Gaston nell’appuntamento finale.

Da segnalare l’incredibile striscia di 9 tie-break vinti consecutivamente, dopo i 3 persi a Wimbledon contro Sinner, sintomo di una fiducia che cresce settimana dopo settimana.

Berrettini nel post partita si è detto “Molto contento e stanco”, per lui è stata la decima partita in 13 giorni, dimostrando un’ottima condizione fisica che è una grandissima iniezione di fiducia in vista della trasferta nordamericana, per lui sempre avara di soddisfazioni avendo raggiunto al massimo il terzo turno in due sole occasioni, a Cincinnati nel 2020 e 2021.

Grazie a questa vittoria Berrettini risale il ranking di altre 10 posizioni e da lunedì sarà 40 al mondo e 27 nella Race. L’obiettivo a questo punto è quello di entrare nel tabellone dello US Open da testa di serie. In questo momento la posizione 32 dista solo 125 punti ed è occupata da Adrian Mannarino, fresco di sconfitta con il nostro Mattia Bellucci ad Atlanta, un obiettivo tutt’altro che impossibile da raggiungere.